In queste settimane abbiamo sentito parlare tantissimo di scuola. Il problema dell’edilizia scolastica è drammatico ed era già stato affrontato sia dal Decreto del Fare che dal Decreto Scuola, erano primi passi, ora dobbiamo continuare su questa strada e l’impegno preso da Matteo Renzi in prima persona è importantissimo.
La nostra scuola ha bisogno di persone competenti e preparate, che insegnino ai bambini a muoversi nello spazio, con il loro corpo, in maniera armonica e consapevole. La proposta di legge che ho presentato oggi alla Camera propone di inserire il laureato in scienze motorie al maestro prevalente in compresenza, per portare avanti lo stesso programma in modo diverso. Il movimento è lo strumento con il quale applicare concretamente quello che imparano sui banchi (si pensi alla matematica, al ritmo della musica e del movimento, l’italiano per comunicare e l’ampliamento del proprio vocabolario).
L’attività motoria insegna a stare insieme, a rispettare le regole, ad accettare le sconfitte ma, soprattutto insegna a vincere. Quando si vince, infatti, non si deve provocare l’avversario sconfitto con un’esultanza eccessiva e provocatoria, ma aspettarlo e dargli la mano. Grazie all’educazione al movimento si impara che lo sport è un gioco, lo stesso dei Giochi Olimpici. Sono sicura che quando avremo una generazione con una nuova cultura dello sport, non avremo più curve chiuse per discriminazione territoriale, risse in campo, sugli spalti e fuori.
E non esisteranno più (forse) uno sport (figlio di un Dio) minore.
Ecco un esempio di politica al servizio del cittadino…e della sua salute!