Comunicare la disabilità, comunicare per la #disabilità.
Quali parole usare? Come e cosa raccontare? Come evitare il pietismo e il tono melodramamtico? Come mettere al centro la persona e i suoi diritti, prima di guardare alla sua disabilità? Come far emergere difficoltà, lotte, successi quotidiani andando oltre i fari puntati solo sulle eccellenze e sui “miti”, che comunque devono essere raccontati come segno di riuscita.
Come vogliono essere rappresentate le persone con disabilità?
Non è facile affrontare al meglio, in maniera corretta e leale, i temi della disabilità, delle persone che la vivono, di chi li circonda, delle istituzioni e delle associazioni che ci si rapportano.
Lo provano a fare 10 comunicatori e giornalisti, intervistati sulla rivista SuperAbile dell’#INAIL.
Vi consiglio di leggerlo per avere un quadro schietto della situazione attuale e della direzione che dovremmo prendere e che dovrebbero prendere i media.
In fondo, l’oggettività, il rigore intellettuale, la chiarezza e a volte anche della sana ironia, sono elementi che informazione e comunicazione dovrebbero tenere sempre, che si parli di disabili o normodotati.
Magari può essere un primo proposito per il #2017