Roma, 29 LUG – Il Velino/AGVNEWS “Apprendiamo da una notizia apparsa sulla stampa dell’approvazione del nuovo regolamento della scuola svizzera di Milano che sconsiglia l’iscrizione “essendo la Scuola Svizzera impegnativa e multilingue”, a studenti “affetti da disturbi dell’apprendimento, quali: dislessia, discalculia, Adhs, Sindrome di Asperger, autismo e disturbi comportamentali”. Ma anche “a studenti con gravi handicap motori”, essendo l’edificio su piu’ livelli, privo di ascensore. Precisiamo che le scuole svizzere in Italia non sono paritarie e non beneficiano di alcun finanziamento da parte dello Stato, tuttavia dal 1999 il certificato di maturità che rilasciano é riconosciuto in tutta Italia allo stesso livello di un diploma di scuola secondaria superiore secondo un accordo tra il nostro governo e quello svizzero.
E’ molto triste che nel nostro Paese, che, molto prima di altri, ha abolito le classi differenziali individuando nuovi modelli didattici in cui attivare forme di integrazione trasversale e in cui l’inclusione riguarda tutta la classe, si verifichino episodi di questo genere.
Il Pd, nel biasimare questa scelta, ribadisce il suo impegno per promuovere l’inclusione di tutti i bambini e ragazzi senza alcuna distinzione.
Ci dispiace per gli studenti della scuola svizzera che non potranno beneficiare della straordinaria esperienza di una scuola accogliente e inclusiva. Il successo formativo degli studenti dipende anche dalla capacita’ di comprendere le diversità e interagire con tutti, nessuno escluso”.
Lo dichiarano in una nota congiunta la responsabile scuola del PD Simona Malpezzi e la deputata della VII Commissione Laura Coccia.