
Dopo mesi di esibizioni muscolari, prove di forza e spread alle stelle, l’approvazione della Manovra da parte della Camera, il Governo capisce di aver sbagliato e torna indietro. Scusate, ci siamo sbagliati il deficit sarà al 2,04 invece che al 2,40. Qualche decimale, come l’ha chiamato il ministro Matteo Salvini, che però vale qualche miliardo di euro, miliardi in meno, ovviamente, che occorrerà tagliare da qualche parte, ma dove?
La retromarcia costerà circa 6,5 miliardi, che bisognerà cancellare. Dove si taglierà? Probabilmente un po’ dal Reddito di Cittadinanza, un po’ da quota 100, ma temo che, come sempre, ci saranno tagli sul sociale, dove il Governo ha già dimostrato di non voler investire, respingendo gli emendamenti di Dall’Osso che chiedeva “solo” 10 milioni di euro, con le conseguenze che conosciamo.
I mesi di spread alle stelle e incontrollato ovviamente alza il costo che lo Stato e i cittadini devono pagare anche attraverso l’innalzamento dei tassi dei mutui, quindi, le i soldi sono ancora meno..
Dovremo lottare, chiedere, implorare, non per avere qualcosa in più, ma per sperare di mantenere quello che abbiamo, perché i diritti non sono per sempre. E l’incremento dei fondi per la vita indipendente, il dopo di noi e il caregiver, rimarranno solo un miraggio.